Cosa succede alla Privacy?
L’innovazione tecnologica impone tanti e continui cambiamenti. Negli ultimi anni si è registrato un grande aumento nella raccolta ed elaborazione dei dati, trend destinato ancora a salire. Si pensi alle app, alla realtà aumentata, all’IoT, ai media, alle aziende, ai trasporti e potremmo ancora continuare con un lungo elenco di esempi. E’ ormai innegabile che la nostra esistenza sta subendo diverse trasformazioni digitali.
Questi progressi e questa nuova economia basata sui dati solleva però molti interrogativi e ci sta via via esponendo sempre più a nuovi rischi. I dati ad oggi rappresentano la proiezione digitale di persone e imprese e ciò aumenta notevolmente la vulnerabilità di tutti. Per prevenire questi rischi e colmare queste “falle nella sicurezza” è stato redatto il regolamento generale sulla protezione dei dati il GDPR.
Pubblicato il 4 maggio del 2016 esso sarà immediatamente applicato dopo un periodo di transizione stimano in un lasso di tempo pari a 2 anni. E’ quindi obbligatorio, per ogni organizzazione che opera nel mercato europeo, adeguarsi entro il 25 maggio 2018.
Previste multe fino a 20 milioni di euro o fino al 4% del fatturato annuo per tutte le organizzazioni che non si saranno conformate al regolamento.
A differenza della direttiva esistente risalente all’ormai lontano 1995 sulla protezione dei dati, il GDPR cercherà di creare un quadro di legge armonizzato e unificato per tutti i paesi dell’UE. Gli obiettivi di questo regolamento sono quelli di restituire ai cittadini il controllo dei propri dati personali e semplificare il contesto normativo che riguarda gli affari internazionali.
Entrando un po più a fondo, la nuova normativa europea introduce diversi elementi come: la necessità di gestire un registro dei trattamenti e garantire nel tempo la sicurezza dei dati, l’obbligo di modificare i data breach, l’esigenza di introdurre la figura del Data Protection Officer, l’esigenza di adottare un approccio ispirato al principio di “privacy by design” oltre a le nuove già citate aspre sanzioni.
Anche noi di Sepi Informatica stiamo studiando l’imponente regolamento e a breve gli dedicheremo una pagina qui sul nostro portale con degli approfondimenti ancora più chiari e proporremo, a tutti quelli che ne hanno bisogno, la giusta soluzione per non farsi trovare impreparati di fronte alla normativa e per difendere al meglio i propri dati.
Per maggiori informazioni e/o soluzioni CONTATTATECI
Fonti: www.eugdpr.org, GDPR secondo Computer Gross, Wikipedia