Dal 1° gennaio 2019 è entrato in vigore l’obbligo della fatturazione elettronica anche per le comunicazioni B2B (tra aziende) e B2C (verso i privati). Tanti ancora sono ad oggi gli interrogativi e i problemi legati a questo rivoluzionario metodo di fatturazione. Nonostante tutto sembra che, in questi primi 20 giorni, il SDI, Sistema d’Interscambio dell’Agenzia delle Entrate, e gran parte dei software per la Fatturazione Elettronica, stiano reggendo bene le prime grandi ondate di documenti.
Nell’emettere Fatture Elettroniche, può capitare il caso che la fattura risulti “Emessa”, ma non recapitata. Che cosa significa? Che cosa dobbiamo fare?
Emessa ma non recapitata significa che a livello fiscale la fattura è emessa, ma il Destinatario molto probabilmente non è stato in grado di riceverla su uno dei canali previsti. Il provvedimento 89757/2018 dell’Agenzia delle Entrate, a questo punto è piuttosto chiaro (par. 3.3 in poi): in questi casi di fattura B2B , è necessario contattare il destinatario e avvisarlo dell’emissione della fattura. Lo stesso potrà reperire il documento nella propria Area Riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate. Volendo si può anche inviare una copia di cortesia al destinatario (in formato leggibile, di solito PDF), ma ricordando sempre che il documento ufficiale è l’XML transitato attraverso lo SDI.
Come evitare il mancato recapito? E’ sufficiente che il destinatario indichi sul sito dell’Agenzia delle Entrate una modalità di ricezione preferita, per le fatture elettroniche, funzionante: o indirizzo PEC (posta elettronica certificata) o Codice Destinatario (se si acquista una piattaforma accreditata).
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