Il COVID-19 sta imponendo a molte aziende di far lavorare i propri dipendenti da remoto. L’Italia sconta senza dubbio un problema culturale relativo allo smartworking, che ne ha rallentato fino a ora una diffusione massiccia. Oggi, però, si pone come una soluzione spesso necessaria ma, se una persona non è abituata a farlo, può non essere facile, soprattutto all’inizio. Crediamo quindi che alcuni consigli – qualcuno più decisamente pratico, altri più generali – possano essere utili in questo momento per aiutare chi lavora a gestire spazi e tempi nel modo migliore.
Impegnatevi a mostrare i risultati
Se volete che lo smartworking funzioni, e non soltanto per il tempo limitato di un’emergenza, dimostrate che possono avere fiducia in voi e che potete dimostrare il risultato del vostro impegno. La comunicazione con l’azienda in questa fase è molto importante: fare smartworking non significa diventare invisibili!
Trasparenza
Un’altra cosa molto importante è senza dubbio la trasparenza nei confronti di colleghi e superiori sugli accorgimenti che state mettendo in atto per riuscire a essere produttivi. Questo percorso potrà comportare naturalmente degli errori, alcune cose funzioneranno, altre meno, ma varrà la pena continuare a sperimentare e a condividere nuovi approcci.
Dividete gli spazi…
Essere un lavoratore da remoto produttivo richiede disciplina, soprattutto nel momento in cui si vuole dimostrare di essere in grado di adottare questa modalità di lavoro non soltanto nelle situazioni di emergenza, ma sempre o quasi. Una delle cose migliori è quella di creare una divisione netta tra la “modalità lavoro” e “modalità casa.” Potete cercare qual è il luogo migliore della casa per voi per lavorare. Una volta individuatolo, fate una prova di registrazione audio (per esempio usando il servizio di Sound Test di Skype), idealmente quando la vostra famiglia è in casa e ascoltatelo. Vi sorprenderà scoprire quanti rumori le persone in una eventuale conference call potranno sentire. Ciò accade perché molti microfoni sono progettati per amplificare i rumori di fondo.
…e i tempi
Anche il tempo del lavoro e quello della vita privata deve essere nettamente diviso. E qualche piccolo stratagemma può aiutare. Potete per esempio, decidere di iniziare la vostra “modalità lavoro”, quando vi infilate un paio di cuffie, anche se non state ascoltando nulla in quel preciso momento. Anche il desktop del computer può funzionare come chiaro segnale. Nel momento in cui lo chiudete, la giornata lavorativa sarà finita.
Coinvolgete la vostra famiglia
Se un tema di discussione legato allo smartworking è spesso il rapporto con il proprio capo, non bisogna dimenticare quello con la famiglia. Infatti, se state sperimentando lo smartworking per la prima volta, il cambiamento non riguarda soltanto voi stessi, ma anche la vostra famiglia. Innanzi tutto decidete un numero di ore da dedicare al lavoro e assicuratevi che la vostra famiglia sappia quali sono. In caso di necessità, concordateli coerentemente con le altre esigenze. Dato che è praticamente impossibile non subire qualche interruzione, potete chiedere di dare un segnale preciso per richiedere la vostra attenzione, soprattutto se avete bambini piccoli.
Pianificate il lavoro
L’essere più produttivi lavorando da casa non deriva necessariamente dal poter lavorare più a lungo, si tratta soprattutto di pianificare e organizzare meglio il proprio tempo. Alcune persone sono più produttive nelle prime ore del mattino, altre la sera. Una cosa utile può essere spezzettare la giornata in blocchetti e dedicare un’attività a ognuno di essi. Per esempio, potete decidere di tenere le call e rispondere alle email nel pomeriggio – se per voi è il momento meno produttivo della giornata – e tenere i progetti più divertenti per la fine della giornata, dedicando al mattino i compiti più delicati, se quelle sono le ore migliori per voi.
Prendete pause regolari
lavorando a casa è possibile che il lavoro finisca con lo schiacciare la vostra vita personale. Prendete regolarmente qualche pausa, per uno snack, e dedicate ogni giorno un po’ di tempo per fare esercizio fisico. Con l’ufficio in casa potrete disporre del vostro tempo in maniera più flessibile, sfruttate i vantaggi di questa condizione.
Condividete quello che funziona
Lavorare da casa può rappresentare una grande sfida per chi non lo ha mai fatto. Se qualcosa nella vostra routine funziona particolarmente bene non esitate a condividerlo con i vostri colleghi e superiori, anche in questo caso sharing is caring.
Pensando allo smartworking non solo a una modalità di lavoro “emergenziale” ma guardando a una strategia più a lungo termine, è chiaro che la tecnologia a disposizione giocherà un ruolo determinante sul livello di produttività che si è in grado di raggiungere.
“Quando in Citrix parliamo di lavorare smart non intendiamo tanto il fatto di lavorare da casa o comunque da remoto” ha affermato Fabio Luinetti, Country manager di Citrix Italia. “Si tratta di un modo di lavorare abilitato senza dubbio da una tecnologia intelligente che permette di avere a disposizione tutte le risorse necessarie in uno spazio unificato, capace, grazie alle nuove funzionalità anche di organizzare i task e i carichi di lavoro. In questo sensoil lavoro non è assolutamente o è sempre meno un luogo dove andare, ma qualcosa che si fa.”
Fonte: https://www.bitmat.it/blog/news/94223/consigli-pratici-per-uno-smart-working-efficiente